La strada sale da Cannobio e si addentra nelle profondità della valle, inerpicandosi in un percorso via via sempre più impervio e angusto.
Alla fine di una stretta rampa appare Falmenta, maestosamente appollaiata tra i contrafforti della Valle Cannobina.
Abbandonata l'auto, ci si addentra nei labirinti e nei saliscendi di un borgo fiabesco, pieno di immagini, suggestioni e sorprese.
Infine, al limitare del villaggio, la casa sul confine dei ricordi.
La Grè, la casa della mia bisnonna.
Si affollano le fantasie remote di un bambino arrivato lassù con la corriera insieme al padre. Si aggirava tra i misteri di quella casa affascinante, che gli sembrava immensa, mentre sullo sfondo della memoria i nonni giocavano animatamente a carte.
Ritorno al presente e attraverso quegli antichi viottoli che non ho mai veramente conosciuto, ma che in qualche modo appartengono inestricabilmente al mio passato.
Li ammiro attraverso l'obiettivo fotografico e il tempo si confonde tra quelle pietre, tra le case curate in modo elegante e originale, tra le immagini sacre sulle pareti.
È tempo di andare. Risalgo sull'auto con la mente piena di meraviglia e di nostalgia.
Ciao Falmenta, sei nel mio cuore.
"La casa sul confine della sera
oscura e silenziosa se ne sta.
Respiri un'aria limpida e leggera
e senti voci forse di altra età."
(F. Guccini)
📌 Falmenta (Valle Cannobina), 19 settembre 2023
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