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✏️ Fotografia quantistica - 3

Aggiornamento: 3 ott 2023

"La fotografia è sempre un escludere il resto del mondo per farne vedere un pezzettino." (Luigi Ghirri)

 

Perché "fotografia quantistica"?

A dispetto della sua presunta oggettività, la natura della fotografia è profondamente soggettiva e totalmente dipendente dalle scelte dell'osservatore. Non soltanto perché ci mostra solo il "pezzettino" di mondo di cui parla Ghirri. Anche quel minuscolo frammento di realtà che il fotografo decide di mostrare può, a sua volta, essere ritratto e raccontato in infiniti modi diversi. Insomma, qualcosa di molto distante dall'oggettività. Il fotografo può allargare o restringere l'inquadratura; spostandosi di qualche centimetro in qualsiasi direzione può mostrarci aspetti completamente diversi della stessa scena. Che cosa resta dell'oggettività iniziale?

Ecco il motivo dell'accostamento alla fisica quantistica e della sua parentela con il principio di indeterminazione: il fotografo-osservatore non si limita a "registrare" un aspetto della realtà, ma ne crea una nuova, che scaturisce direttamente dal modo in cui decide di interrogarla in quel preciso e irripetibile istante.

La fotografia costituisce così un frammento olografico che porta dentro di sé l'essenza del mondo.

 

🔹 Quantum photography, Vision 3

📌 Campo Tartano (Val Tartano), 23 agosto 2023

📷 Olympus OM-1 - Zuiko 12/100


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