Nei paesi in riva al lago l'imbarcadero è come la stazione. I battelli vanno e vengono, i passeggeri aspettano, poi salgono e scendono. Non c'è però la frenesia di una stazione ferroviaria: tutto sembra compiersi con leggerezza e ponderazione, trasmettendo un lieve senso di rarefazione. Non c'è la solidità delle rotaie, né il massiccio vigore della locomotiva: qui domina la danza sinuosa del battello mosso dalle gentili onde lacustri.
CANNERO RIVIERA (LAGO MAGGIORE)
LECCO (LAGO DI COMO)
Oggi il traffico dei battelli ha scopi prevalentemente turistici. Nei secoli in cui le strade erano impervie e difficilmente percorribili, le acque erano la via di comunicazione più utilizzata, a volte l'unica praticabile, che metteva in stretto contatto le popolazioni delle sponde opposte. Lo dimostra il fatto che i dialetti delle due rive del Lago Maggiore (piemontese e lombarda) sono quasi identici.
GHIFFA (LAGO MAGGIORE)
LUINO (LAGO MAGGIORE)
L'imbarcadero è un luogo affascinante. Il battello arriva e dopo pochi minuti riparte, con il suo caratteristico rombo.
I viaggiatori si inerpicano sulla passerella traballante. Chi parte prova la leggera euforia di incontrare il vento e le acque aperte; chi scende riassapora la rassicurante stabilità della terraferma.
CANNERO RIVIERA (LAGO MAGGIORE)
CANNERO RIVIERA (LAGO MAGGIORE)
Come accade in certe piccole stazioni, l'imbarcadero è permeato da un'atmosfera di sospensione e di sottile mistero. Il lento andirivieni delle imbarcazioni scandisce i tempi lenti tipici del Lago. Puoi vedere il battello che arriva da lontano e osservarne l'avvicinamento per diversi minuti. Quando riparte, lo guardi allontanarsi e pian piano svanire in lontananza, sempre più minuscolo.
A volte, quando sul lago c'è foschia, il battello sembra andarsene verso un'incerta destinazione. Abituato a vedere la sponda opposta, chi resta a riva ha la sensazione che vada a perdersi in una sorta di Ade che può soltanto intravedere e immaginare attraverso la bruma.
CANNERO RIVIERA (LAGO MAGGIORE)
Di sera il pontile è un occhio che scruta il buio affacciandosi sulla notte.
Dopo l'ultima corsa puoi imbatterti nell'addetto che sbriga le ultime mansioni prima di concludere la giornata.
Dall'alto puoi osservare l'imbarcadero silente che monta la guardia e sembra ripetere: "Sentinella, a che punto è la notte?"
CANNERO RIVIERA (LAGO MAGGIORE)
CANNERO RIVIERA (LAGO MAGGIORE)
CANNERO RIVIERA (LAGO MAGGIORE)
L'imbarcadero è spesso costruito in forme architettoniche eleganti ed elaborate. Si apprezza una leggiadria e una cura dei dettagli che ci fanno rimpiangere le epoche passate, nelle quali si curava la bellezza e l'armonia anche in edifici pubblici, fabbriche e perfino centrali elettriche. Molti di questi, sorti nel primo Novecento, ci hanno lasciato testimonianze ben diverse dalle forme sbrigative e anonime che caratterizzano gli informi e tristi fabbricati ai quali siamo abituati oggi.
CANNOBIO (LAGO MAGGIORE)
CANNOBIO (LAGO MAGGIORE)
CANNOBIO (LAGO MAGGIORE)
GHIFFA (LAGO MAGGIORE)
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